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Alimentazione in grotta

Racconti

L'alimentazione in grotta è importantissima, soprattutto perchè spesso le uscite possono durare anche molte ore e non sempre è facile portarsi appresso portavivande, cibi caldi, nutrienti, altamente proteici, facilmente assimilabili, quindi la pausa del pasto è uno scambio continuo di materiale commestibile, dove ognuno mette a disposizione degli altri partecipanti la propria razione. Dopo decenni di libagioni, ecco un menù classico che scaturisce, qualche volta sotto forma di rigurgito, dopo una bella sgrottata:

Antipasto

Involtini di prosciutto con torrone bianco e grissino

Primo

risotto ai frutti di mare con nutella

Pepata di cozze (muscoli) con il mascarpone

Secondo

Cotoletta alla milanese con crema di mele e alici

Pollo alla diavola con marmellata ai frutti di bosco

Contorno

Patate al forno con baccalà

Dolce

Panettone con piselli

Pandoro con aringa affumicata

Vino

Abbondante

Personalmente ricordo di aver mangiato con certezza un panino con salame negronetto e latte condensato sopra al Pozzo Perugia (Monte Cucco) e Pane mortadella con prugne secche sopra il Centenario (Chiocchio). Per la difficoltà di trasporto e i numerosi urti, è vivamente sconsigliata la banana, i crakers e i wafer.


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