RELAZIONE ATTIVITA’ ANNO 2020

Relazione attività 2020 UTEC

PREMESSA
Nell’anno del COVID-19 con tutti i problemi annessi e connessi, soprattutto le limitazioni di movimento,
non ci si poteva aspettare una grande attività eppure siamo riusciti nei ritagli di tempo possibili ,e nella
pausa estiva – autunnale, a svolgere diverse ed importanti iniziative di interesse anche sociale come è
costume del nostro gruppo.
La presente relazione è suddivisa in tre parti principali: le cavità artificiali, le cavità naturali e le varie
includendo, in questa terza parte, tutto quello fatto non sul campo pratico ma nel sociale.

CAVITÀ ARTIFICIALI
La maggior parte delle esplorazioni sono state fatte nella zona di Massa Martana riportando alla luce e alla
conoscenza un sistema ipogeo plurimo piuttosto complesso di ancora incerta datazione. Sono stati censiti
oltre 30 ipogei di diverse tipologie, qualcuno con spettacolari colombari interni, altri di tipo eremitico e
diversi tuttora usati come ricoveri agricoli.
Tutto il lavoro, che ci ha impegnato con oltre 25 uscite svolte a cavallo tra il 2019 e il 2020, è stato
condensato e presentato al convegno nazionale delle cavità artificiali 2020 di Palermo con la relazione
”Sistemi ipogei di Massa Martana in Umbria. Indagini preliminari” ed è disponibile, su richiesta, per gli
amici speleo interessati.
Altro interessante impegno in parte svolto ma da completare, datoci grazie alla presenza di un nostro socio
abitante nella Tuscia, è la ricerca ed esplorazione di cunicoli ed ipogei di origine etrusca presenti in
quantità nel sottosuolo degli abitati di Montefiascone e di Grotte di Castro,(sotto il coordinamento della
direttrice del locale museo archeologico dott.ssa Valentina Bernaschi), quasi tutti costruiti e usati per
drenaggio ed approvvigionamento idrico.
Molto interessante a tal proposito è un’altra preziosa collaborazione con la Soprintendenza archeologica
della Tuscia nella persona della archeologa Maria Letizia Arancio, che ci ha anche portato ad entrare in
una tomba sconosciuta, per la prima volta, purtroppo non ai tombaroli, rivelatasi grazie ad uno
sprofondamento improvviso del terreno nella zona di Montefiascone.
Infine su incarico della Università della Tuscia, facoltà Scienze della Montagna, a Rieti è stato rilevato un
rifugio antiaereo, risalente alla seconda guerra mondiale, all’interno delle pertinenze della caserma
Verdirosi (scuola interforze per la difesa NBC ) di grande sviluppo planimetrico, con una incredibile
caratteristica: quella di essere stato costruito dentro una grande grotta naturale nel travertino,
concrezionatissima.

CAVITÀ NATURALI
Le zone e la grotte oggetto del nostro interesse sono ancora le stesse di sempre cercando però di vederle
con occhi, e sistemi, diversi. La nostra montagna, il Santa Croce, il principale sito di ricerca, ci dà ancora
soddisfazioni aprendo parti inesplorate di difficile accesso, anche di grotte note e non, dove dobbiamo
tornare avendo sospeso tutto per i motivi noti.
Nel frattempo, essendo in zona, per l’aggiornamento del Catasto Speleologico Umbro abbiamo ritrovato e
riposizionato, attraverso i GPS, le tante cavità sconosciute e da noi catastate negli anni passati.
Una importante scoperta è che abbiamo potuto accertare che la famosa grotta dei Cocci non è la sola ad
aver avuto frequentazioni umane durante il neolitico; infatti sono stati ritrovati resti animali e ancora
interessanti cocci (ed anche una piccola arrugginita moneta probabilmente medievale a testimonianza di

frequentazione forse eremitica) nella vicina e nota grotta di Monte Santa Croce…..(scoperta ancora
riservata a pochi per ovvi motivi e per non avere indesiderate visite).
Nella stessa grotta, attualmente oggetto di scavo abbiamo eseguito delle prove con i fumogeni ma la
montagna ha assorbito tutto negandoci per ora un secondo possibile ingresso.
Trovate nuove grotte anche sul Terminillo, almeno due di cui una di notevole sviluppo, posizionate in
luoghi difficilmente accessibili (circo glaciale lato nord-ovest) ma il luogo, ricco anche di doline, promette
altre scoperte interessanti ovviamente, e preferibilmente, in estate.
Tre interessanti scavi sono in corso, di esito ancora incerto, il primo sul monte Fema sopra Visso posto
bellissimo a circa 1400 metri di quota su scaglia rossa, siamo fermi su frana a circa 4 metri di profondità, il
secondo nella Valnerina a Poggiodomo, ugualmente in alta quota, in una grotta segnalata, ma non
catastata, addirittura da Google map, e il terzo sempre in Valnerina a Triponzo dove tira un’aria fortissima,
ma non proprio a portata di mano. Qui abbiamo fatto una grande disostruzione fino a circa 6 metri di
profondità, seguendo l’aria, ma purtroppo lo spazio si è ristretto, con enormi difficoltà di movimento, per
cui lo scavo è stato sospeso; in compenso, nei pressi dell’ingresso, nuova possibilità di prosecuzione,
sempre in presenza di aria, nella stessa direzione ormai conosciuta. Nella stessa parte di montagna
abbiamo trovato anche altre due possibili grotte, sempre da scavare, una già ispezionata nella sua condotta
iniziale con videocamera ma è stretta anche se continua.
Una quarta grotticella è stata trovata a Macerino dal simpatico pozzetto di accesso di 4 metri posto sulla
strada provinciale sp 67 ovviamente anche qui tutto da scavare.
Ancora una bella notizia dalla grotta di Montebuono, la nostra leggendaria cavità ci ha donato un piccolo
ramo chiamato “rametto Monica” in onore del gruppo speleologico ASR di Roma con cui abbiamo forzato
una strettoia riproponendoci, insieme, di fare nuove verifiche, che sono praticamente possibili dappertutto
essendo la cavità labirintica e visto anche i tentativi fatti da altri gruppi.

VARIE
Le collaborazioni e partecipazioni con tutto il sociale e le istituzioni preposte presenti nei nostri borghi è
fondamentale per i nostri Gruppi, infatti sono occasioni importanti per farci conoscere e magari per
attrarre nuovi adepti sempre più rari nei nostri desolati corsi.
-Collaborazione impegnativa con la scuola primaria G. Garibaldi di Narni classi V abbiamo fatto e attuato,
quasi per intero, ma poi il covid a marzo ci ha obbligato a sospendere, un bel progetto di conoscenza delle
grotte con 4 lezioni teoriche su vari argomenti e due uscite pratiche grotta e cavità artificiale di cui Narni è
ricca.
-Importante collaborazione cartografica con gli enti regionali preposti e il CAI per la mappatura della
sentieristica presente nel comune di Narni al fine di redigere una nuova carta topografica del territorio.
-Collaborazione con il Comune di Narni per organizzare passeggiate ecologiche aperte ai disabili la prima
uscita è stata effettuata a Ussita monte Bove con notevole successo e buona presenza.
Infine, ma non per ultimo sicuramente, la collaborazione con gli speleo Romani dell’ASR al loro 18° corso
di introduzione alla speleologia con i nostri 4 istruttori della scuola di speleologia Narni (un istruttore di
tecnica e tre aiuto istruttori di cui uno anche sezionale CAI)che ci ha fatto conoscere nuovi amici e rivedere
le grotte di Carpineto Romano trasferendoci poi a Montebuono per una grottata di “conoscenza” e turismo.

IL GRUPPO SPELEOLOGICO
Concludiamo con qualche dato: attualmente il Gruppo Speleologico UTEC Narni, fondato nel 1977, conta 22
soci paganti ovviamente non tutti praticanti attività speleologica. Da qualche anno sono stati restaurati e
rimessi a nostra disposizione i locali della Sede, con troppo vincoli, secondo noi, nella medievale torre di
San Domenico insieme alla Università; da notare che lo stesso antico edificio clericale di San Domenico

ospita nei sotterranei una parte della ormai famosa “Narni Sotterranea” scoperta dal gruppo nei primi anni
80. Siamo iscritti alla SSI ed abbiamo attualmente l’unica e ultima scuola di speleologia SSI in Umbria. Il
Gruppo con i suoi soci è parte attiva nella commissione per la didattica SSI e nella commissione tecnica per
le scuole di speleologia regionali SSI.

Il gruppo fa anche parte attivamente della Federazione Umbra Gruppi Speleologici.

Gennaio 2021