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  • Dalla Rocca Albornoz a Ponte Cardona

Percorso facile, tempo di percorrenza 2.30 – 3.00 ore.
Periodo consigliato Aprile – Maggio.

Sentiero Storico Naturalistico




Lungo l’itinerario:

Rocca di Narni
Costruita dall’Albornoz, da minacciosa potenza militare incombente sulla città, si è trasformata quasi in simbolo di Narni.

Coccorocò – Villa Martinori
Complesso della villa costruita alla fine del XIX secolo in stile orientale da Martinori, lo stesso che trasportò la mummia a Narni, ora conservata nel palazzo comunale.

Acquedotto della Formina – Ponte Cardona
Opera risalente all’età Augustea, lungo 16 chilometri, con vari restauri funzionò fino agli anni venti del nostro secolo.


Osservazioni sull’itinerario:

Il percorso offre la possibilità di gettare uno sguardo sulle notevoli costruzioni di alto valore storico che spesso vengono escluse dai normali itinerari turistici, come la Rocca Albornoz, Villa Martinori e la torretta di Coccorocò, l’acquedotto romano della Formina ed il bellissimo Ponte Cardona, ora identificato come centro geografico d’Italia.
Al di là del mero folclore, l’acquedotto si mostra in tutta la sua imponenza. Un sistema ardito, lungo 16 chilometri, di ponti, gallerie, bocchette, prese, pozzi, fontane, cisterne, lavatoi e sentieri. Rifornì di acqua la cittadina di Narni per quasi due millenni, fino agli anni venti del nostro secolo.
Il tratto interessato dalla passeggiata è forse uno dei meglio conservati.
Oltre alle testimonianze storiche, i sentieri che attraversano i boschi rivelano la presenza di cinghiali, maiali selvatici, istrici, volpi, scoiattoli, tassi e… gatti.
La flora è rappresentata da boschi misti di roverelle, corbezzoli, lecci e qualche pino.
Appena fuori sentiero è facile imbattersi in piazzole e carbonare, vecchie testimonianze di gente che viveva nel bosco fino allo scorso secolo.
La presenza umana nella zona attualmente è limitata ai cacciatori e a qualche passeggiatore solitario, oltre ai raccoglitori di asparagi che abbondano lungo i pendii.


Descrizione dell’itinerario:

Con le spalle alla Rocca, dal piazzale si imbocca la sterrata che sale tra gli ulivi; prima della pineta si svolta nella prima stradina a sinistra.
Si segue la strada pianeggiante fino ad oltrepassare la torretta di Coccorocò lasciandola sulla sinistra; poco oltre la carrareccia termina ed il sentiero entra nel bosco, si attraversa il fosso e si risale fino ad incontrare la deturpante traccia del nuovo gasdotto.
Qui si svolta a destra e poi subito a sinistra.
Dopo pochi metri di carrareccia si prende a sinistra ed al bivio successivo ancora a sinistra.
La strada esce dal bosco scendendo nella valle; al bivio successivo si può svoltare a destra per la passeggiata di tre ore o a sinistra, in discesa, per accorciare il percorso in direzione del Montagnone.
Per chi svolta a destra, la carrareccia sale rapidamente per poi giungere alla sommità del crinale dove si svolta a destra , si lascia un bel castagneto sulla sinistra e si prosegue fino ad un bivio dove si svolta nella prima a sinistra in discesa. Nei pressi, piccolo, affioramento di rosso ammonitico.
Prima di giungere ad una sbarra, si entra a sinistra nel bosco, tra la fitta vegetazione il sentiero incrocia un piccolo fosso e poi si inerpica sulla collinetta tra la vegetazione brulla.
Superata una pozza sulla sinistra, si prosegue a sinistra all’incrocio e, più avanti, si inizia la discesa sulla sterrata.
Al secondo tornante a destra si prende il sentiero a sinistra ; da qui si cammina lungo il percorso dell’acquedotto della Formina.
Si supera il ponte Cardona (con molta cautela) fino a giungere ad un bivio con una strada in salita (la scorciatoia citata precedentemente).
Qui si prosegue sulla destra fino a raggiungere il parcheggio del ristorante il Montagnone.
Si segue la strada asfaltata per un breve tratto, quindi si imbocca una carrareccia a sinistra e poi subito il sentiero a destra lungo la recinzione.
Oltrepassando numerose bocchette di accesso all’acquedotto, si giunge al muro di cinta di Villa Martinori che si costeggia fino alle case di Santa Lucia.
Dopo una brevissima salita si svolta a sinistra e si costeggia ancora il muro (ingresso del ristorante).
Alla prima curva della strada si entra di nuovo nel bosco a sinistra; l’evidente sentiero prosegue in salita fino alla strada della Rocca.